chiesa di san pietro a crepacore

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chiesa di san pietro a crepacore
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景点点评
DorianC_13

Bellissima chiesa a pianta quadrata, datata tra VI e VII secolo, realizzata con blocchi di carparo, la pietra locale, forse riutilizzo dei resti di un vicino villaggio di età romana. L'esterno di aspetto compatto e massiccio, è caratterizzo da una facciata con un portale ad arco a tutto sesto sorretto da due rozze colonne e da una abside bassa, scandita da due semplici lesene entro cui si apre una bifora.L'interno è a tre navate delimitate da colonne con fusti ellenistici di reimpiego, provenienti da costruzioni di epoca romana, che sorreggono bassi archi a tutto sesto. La navata centrale è coperta da due basse cupole poggiate su alti tamburi. Sulle pareti pregevoli sono gli affreschi stilisticamente suddivisibili ad artista longobardo-beneventano nella prima campata e bizantino nella seconda e nell'abside. Nell'abside è presente un'iscrizione dedicatoria in greco: "Questo tempio è stato edificato per la remissione dei peccati del servo di Dio... e della sua consorte Veneria e dei loro figli. Amen".Intorno alla chiesa vi è una necropoli datata al VII secolo d.C.L'edificio si colloca lungo la via ad Lippium, porzione di strada che allontanandosi dalla via Appia diretta a Brindisi, in corrispondenza di Oria, raggiungeva Lecce e quindi, attraverso la via Traiana Calabra, Otranto. Era la principale via della penisola salentina. Assolutamente da non perdere !

RinoBIROTAteam

Una chiesa che da fuori sembra una fortezza, e da dentro un vero luogo di culto. Molto suggestiva, vale la pena di addentrarsi nelle campagne fra Torre santa Susanna e Cellino per trovarla

pieruzzo77

Bellissima chiesa bizantina che ha subito notevoli cambiamenti compresa la destinazione d'uso!! da chiesa a rifugio a deposito di arnesi a locale per la cottura del latte.... Cmq si è mantenuta abbastanza bene e ci sono degli affreschi molto interessanti!!! dovrebbe essere aperta con più frequenza e pubblicizzata maggiormente!!! piccolo gioiellino!!

pepponetorre

“SALENTO TERRA D'AMARE” - TORRE SANTA SUSANNA (Br) Masseria Le Torri - Chiesa di San Pietro in Crepacore, mix perfetto tra storia, arte, natura e gastronomia Su di un'altura che da lontano guarda il centro abitato del comune di Torre Santa Susanna (12 mila abitanti) in provincia di Brindisi, in uno dei siti arheologici di grande interesse internazionale in contrada “Le Torri”, adiacente alla masseria “Le Torri” ora sede ristrutturata di un esclusivo centro agrituristico, sorge la Chiesa di “San Pietro in Crepacore”. Il tempio fu costruito intorno al VII-VIII secolo, durante la guerra longobardo-bizantina sulle rovine di una villa rustica romana di età augustea, della quale furono utilizzate alcune parti arhitettoniche. Il visitatore, che può comodamente soggiornare nell'adiacente struttura agrituristica “Le Torri” a prezzi eccezionali, potrà ammirare la singolare chiesa conosciuta anche come “Santa Maria di Crepacore”, molto probabilmente il nome originario. Il tempio, recentemente restaurato e riportato al suo antico splendore, era rimasto abbandonato ed ignorato per molti secoli, utilizzato addirittura come stalla e deposito di attrezzi agricoli, fin quando il prof. Carlo Murri, propietario della masseria, lo donò al comune di Torre Santa Susanna, compiendo un gesto magnanino e nobile. Durante i lavori di restauro sono venuti alla luce, oltre alle fondamenta della villa romana, anche alcune sepolture medievali i cui sarcofaghi sono rimasti nel piccolo parco archeologico allestito attorno alla chiesa. Una visita in questo splendido fazzoletto di terra salentina, dove il sole matura gli acini succulenti e profumati del negramaro salentino e del primitivo mandurese, e l'ospitalità della gente è proverbiale, è consigliata a tutti. Torre Santa Susanna, si trova in posizione gegrafica ideale nel salento, equidistante da Brindisi (25km), 30 da Taranto, 35 da Lecce, 21 dalle splendide coste sul mare Jonio di Torre Lapillo, Porto Cesareo, Torre Columena, S.Pietro in Bevagna, Serra degli Angeli, quasi tutte libere e usufruibili gratuitamente. Nel bianco della calce dei centri storici, le notti passano liete tra musica e balllo sotto le stelle e gastronomia casereccia nelle mille sagre paesane, dove la pizzica tarantata salentina è la regina incontrastata e le serenate notturne del Concertino Romantico riscaldano i cuori degli innamorati. A proposito di gastronomia saporita e godereccia, per i tanti vacanzieri che transitano o soggiornano in zona, si arciconsiglia una serata a Torre Santa Susanna (Br), pizzeria-pucceria-panineria-rosticceria-friggitoria-creperia “Pane Amore e Fantasia”, Via per Erchie, 23 – dove tra arrosti, grigliate, pizze, pucce, panzerottoni, fritti vari, è possibile gustare l'insuperabile porchetta di Ariccia. Tra i tavoli all'aperto, nel solco della posteggia napoletana, c'è Peppone con il suo mandolino parlante e un esclusivo e raffinato repertorio classico napoletano e di successi internazionali dal titolo “Serenata Pane amore e fantasia”. Attenzione, un particolare non trascurabile: il rapporto qualità-prezzo è superlativo, i prezzi eccezionalmente contenuti, niente costi aggiuntivi per coperto, musica, e quant'altro, adattissmo per gruppi familiari. Provare per credere. Giuseppe Perrucci, 10 Luglio 2014

548miriamm

Beh valio vigghia dì 'na cosa...scusate. Allora ragazzi vi devo dire una cosa sulla chiesa di Crepacore.La chiesa di San Pietro a Crepacore è una chiesa, nell'attuale comune di Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi, nell'agro detto di "Crepacore".L'edificio, a pianta quadrata, è stato costruito (secondo gli studiosi, fra VI e VII secolo) con blocchi in pietra locale (carparo), di taglio irregolare, probabilmente asportati, per il riuso, dai resti di un villaggio di età romana individuato in zona a seguito di recenti scavi archeologici. Tale elemento dà alla costruzione un aspetto esterno compatto e massiccio.La facciata dell'edificio è caratterizzata da un portale on arco a tutto sesto sorretto da due rozze colonne; sul retro è presente una bassa abside, scandita da due lesene molto semplici ed una bifora che consente l'illuminazione degli ambienti interni.L'interno è diviso in tre navate delimitate da colonne con fusti ellenistici di reimpiego, provenienti da costruzioni di epoca romana, che sorreggono bassi archi a tutto sesto. La navata centrale è coperta da due basse cupole poste in asse, appoggiate su alti tamburi. Piccole monofore sono presenti nelle parti superiori delle pareti di ambito. Le navate laterali sono caratterizzate da rozze semi-volte rampanti.La chiesa poggia sui resti di piccole abitazioni con muretti a secco del II-III sec. a.c.Sulle pareti interne sono presenti pregevoli affreschi che gli studiosi collegano a due distinti filoni culturali: l'arte longobardo-beneventana nella prima campata e quella bizantina nella seconda campata e sulle pareti dell'abside. Lungo il bordo inferiore di quest'ultima, è stata recentemente scoperta una iscrizione dedicatoria in greco: "Questo tempio è stato edificato per la remissione dei peccati del servo di Dio... e della sua consorte Veneria e dei loro figli. Amen".

octavian2013

Mi fa piacere vedere che questa chiesetta sita sulle terre appartenute per secoli alla mia famiglia e che sapevamo di interesse storico culturale notevole abbia finalmente trovato il suo posto nella storia dell´arte mondiale. Nei tempi passati , sui latifondi immensi, dove il Signore veniva di rado nelle sue proprietà lontane, spesso accessibili solo a dorso di mulo, il destino di questi gioielli era miserabile.Sono felice che in tempi moderni, dove finalmente ognuno di noi si interessa al suo passato ed alle sue radici, questi gioielli riprendono a risplendere grazie all´interesse di nuovi proprietari, della Chiesa e del Pubblico.Un sentito grazie a tutti quelli che se lo meritono per questo fantastico revival, sperando di avere la gioia di potere visitare questo bel luogo di raccoglimento quando verrò in visita dall´estero dove vivo e di cui ho sempre sentito parlare da piccola e che non ci appartiene più dal 1950. Francesca Filo della Torre Santa Susanna e Allegrocore

GiovanniTour

Solida e inespugnabile all'esterno, intima e affascinante all'interno. La chiesa di San Pietro o di Santa Maria di Crepacore è un caso singolarissimo di un luogo di culto che esternamente ha le forme di una torre di difesa, mentre al suo interno custodisce le tracce di una basilica a tre navate. Sorge su un luogo strategico: un'altura che domina i territori circostanti e che consente di spaziare con la vista sino a Oria, Erchie, Avetrana, Mesagne e i diversi comuni vicini. L'appellativo di Crepacore forse richiama il profondo solco di un corso d'acqua che correva in prossimità dell'edificio sacro o le cattive condizioni di salute in cui versavano i territori circostanti. Al suo interno un ciclo di affreschi del VII - VIII secolo rappresentano pagine di fede e devozione di un ricco signore del luogo, forse un guerriero, che si fece ritrarre, e del quale conserviamo l'immagine, al fianco del primo papa, san Pietro. La struttura presenta imponenti blocchi, forse rinvenienti da poderose mura ciclopiche e colonne romane di una preesistente villa, prossima all'ultimo tratto della via Appia che terminava a Brindisi. L'importanza nei secoli di questo luogo è attestata anche dalla presenza di numerose sepolture medievali. Abbandonata per secoli, fu ridotta a stalla. Donata dal proprietario al Comune di Torre Santa Susanna, che l'ha restaurata, è visitabile su richiesta rivolgendosi alla vicina struttura agrituristica "Le Torri". Fascino e mistero accomunano da sempre questi luoghi che hanno sfidato e attraversato il tempo, lasciandoci ora intravedere nella toppa della storia uomini e tempi antichi. Si raccomanda la visita con una guida oppure è possibile chiedere un estratto del volume "La Chiesa di Santa Maria di Crepacore", Adda Editore.

GalTerrePrimitivo

La chiesa (ormai sconsacrata) è stata ristrutturata dopo secoli di abbandono. Si trova un’altura all’incrocio fra la Oria-Cellino (importante asse viario Messapico e poi Romano) e la Torre S. Susanna-Mesagne. Si presume che la costruzione risalga intorno al VII - VIII secolo durante la guerra Longobardo-bizantina, sulle rovine di una villa romana di età augustea, della quale furono utilizzate alcune parti architettoniche.La chiesetta è molto suggestiva con le sue 3 piccole navate (di cui una con copertura a trullo). All’interno ci sono gli affreschi salvati dall’incuria e dal tempo. Durante i lavori di restauro sono state messe in luce, oltre alle fondamenta della villa romana, alcune sepolture medievali i cui sarcofagi sono rimasti nel piccolo parco archeologico.Nei pressi della chiesetta sorge l’agriturismo Le Torri (con camere e ristorazione).La zona (al confine fra l’area Bizantina e quella Longobarda come testimonia il Limitone dei Greci di cui restano alcune tracce nei dintorni) si presta inoltre per itinerari trekking ed in bicicletta alla scoperta di altre masserie, siti archeologici (Muro Tenente oppure i frantoi ipogei di Torre S. Susanna).

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